Il Presidente Stefano Alcaro, su invito della redazione della trasmissione Linea Verde Life andata in onda l’11 novembre 2023, è intervenuto illustrando due progetti di ricerca condotti in collaborazione tra l’UMG di Catanzaro, lo spinoff universitario Net4Science e il centro CRISEA.
- L’acido folico può essere utile anche per combattere le neurodegenerazioni?
Così sembra da uno studio condotto nel 2021 attraverso un avanzato screening virtuale di composti bioattivi contro un target emergente nelle neurodegenerazioni, denominato HUD. Il lavoro è stato condotto dalla Dott.ssa Ambrosio, assegnista di ricerca dell’UMG, in stretto contatto con il centro CRISEA di Belcastro. Lo studio teorico svolto in silico mediante tecniche computazionali è stato confermato da evidenze sperimentali condotte studi di risonanza magnetica nucleare. La pubblicazione di tale lavoro ha conquistato la copertina del prestigioso Journal of Medicinal Chemistry, principale rivista scientifica del settore chimico-farmaceutico a livello mondiale. Queste evidenze aprono interessanti prospettive all’uso dell’acido folico, costituente fondamentale delle foglie e quindi presente in molti prodotti della Dieta Mediterranea, non solo per i noti benefici in gravidanza, ma anche nella terza età. Il lavoro è visionabile al sito https://doi.org/10.1021/acs.jmedchem.1c00191
- La capsaicina può avere un ruolo preventivo nelle neoplasie?
L’interesse verso il peperoncino (Capsicum annuum), spezia caratteristica della cucina calabrese, permane vivo tra le attività di ricerca del centro CRISEA, come testimoniato dalla recente pubblicazione apparsa sulla prestigiosa rivista Antioxidants. Il dottorando di ricerca Gianmarco Gualtieri dell’UMG di Catanzaro ha condotto uno studio in collaborazione con il centro CRISEA e con i gruppi di ricerca dell’Università degli Studi di Firenze e dell’Università della Calabria. Protagonisti di tale studio sono i capsaicinoidi, molecole organiche che presentano proprietà poli-farmacologiche. La capsaicina (trans-8-metil-N-vanillil-6-nonenamide) è la più studiata e riportata in vari contributi scientifici per i suoi effetti benefici, spesso legati a meccanismi d’azione non correlati all’attivazione del recettore potenziale transitorio vanilloide 1 (TRPV1). In questo studio i metodi in silico sono stati adottati per valutare l’attività inibitoria della capsaicina nei confronti delle anidrasi carboniche IX e XII (hCA IX e XII) espresse dall’uomo, le quali sono associate a patologie tumorali. I saggi in vitro hanno confermato l’attività inibitoria della capsaicina nei confronti delle isoforme di CA tumorali più rilevanti. Un modello A549 di tumore polmonare, tipicamente caratterizzato da un’elevata espressione delle hCA IX e XII ha dimostrato effetti positivi sia in condizioni di normossia che di ipossia. Inoltre, positivo è risultato esser del saggio di migrazione, alla concentrazione di 10 µM di capsaicina, capace di inibirla significativamente in cellule A549. La pubblicazione è accessibile tramite il link https://www.mdpi.com/2076-3921/12/5/1115.
La trasmissione può essere rivista su Rai Play attraverso il link https://www.raiplay.it/video/2023/11/Linea-Verde-Life—Catanzaro—11112023-875f9d52-7f45-4b58-ad12-b936ae43488d.html